Chromobotia Macracanthus
Nome comune: Botia pagliaccio
Origine: Indonesia, nelle isole di Sumatra e Borneo.
Famiglia: Cobitidae
Descrizione: Il corpo degli esemplari giovani è allungato, compresso ai fianchi, con ventre piatto e dorso leggermente arcuato; pinne tozze, coda bilobata. Gli esemplari adulti presentano un profilo dorsale molto arcuato, con fronte alta. Il loro corpo è tozzo, poco compresso ai fianchi. Una spina erettile (bene visibile da adulto) è posizionata sotto l’occhio.
La livrea vede un fondo arancio più scuro sul dorso e tendente al bianco nel ventre, con 3 larghe fasce verticali che attraversano il corpo: la prima attraversa l’occhio, la seconda i fianchi e la terza la pinna dorsale, la radice del peduncolo caudale e la pinna anale. Le altre pinne sono rossastre. Gli adulti perdono il colore arancio vivo per un più neutro giallo sporco, mantenendo però le pinne rossastre.
Sono pesci estremamente longevi: alcuni esemplari hanno raggiunto in cattività i 50 anni.
I pesci adulti arrivano fino a 30 cm.
Pesce abbastanza pacifico, vive in gruppo. Ha la particolarità di dormire sdraiato su un fianco. Si consiglia di tenerlo in gruppo in quanto da solo diventerebbe timido.
Allevamento: pH = tra 5.0 – 8.0
Durezza = 5 – 12°dGH
Temperatura = 25-30 °C
Essendo una specie longeva, si riproduce relativamente tardi. Non si conosce nel dettaglio la riproduzione, tuttavia sembra che più esemplari si muovano verso le zone a corrente veloce dei fiumi, arrivando ad accoppiarsi perfino in gruppo. Le femmine prima della deposizione cambiano alimentazione, cibandosi di pesci e aumentando la loro circonferenza nel giro di pochi giorni. Dopo la fecondazione esterna le uova sono abbandonate al loro destino, non sono rari i casi in cui gli adulti si cibano delle proprie uova.
Accettano tutti i tipi di mangimi commerciali e altro, purché vario: vermi, crostacei, lumache, banana, vegetali (tubifex, specialmente se fortificati) e crostacei surgelati (da portare a temperatura vasca, ovviamente).